7 - Pompeo Robutti (1604-1668) architetto e ingegnere militare

Parleremo di una figura alessandrina di spicco, l’architetto e ingegnere militare Pompeo Robutti (1604-1668). La sua biografia, tratteggiata dalla studiosa Annalisa Dameri nel Dizionario Biografico degli Italiani, si snoda in un periodo in cui la sua città fu teatro di scontri tra grandi potenze.
Figlio di Marc’Antonio e Margherita Inviziati, si interessò agli studi di geometria e architettura e divenne un professionista affermato, chiamato da governatori e militari dello Stato di Miliano per rilievi o per progetti di rafforzamento delle fortificazioni di diversi centri, in particolare della città di Alessandria, che resistette agli assedi franco-sabaudi del 1643 e del 1657 anche grazie alle opere difensive e alle macchine da guerra ideate da Pompeo Robutti.
A partire dal 1650 l’architetto si impegnò nella stesura di un trattato di architettura militare, conservato in forma manoscritta presso l’Archivio di Stato di Alessandria (ASCAL, serie I).

L’Archivio di Stato di Alessandria conserva il trattato di architettura militare di Pompeo Robutti, composto tra il 1650 e la morte, avvenuta nel 1668. Il manoscritto è costituito da 60 fogli ed è redatto in volgare; tratta di tutti gli aspetti dell’architettura militare, dalla costruzione delle fortificazioni, con i necessari calcoli matematici e geometrici, all’utilizzo delle difese stesse, come ad esempio il ruolo dei soldati. Il testo, accompagnato da numerose illustrazioni disegnate dall’architetto stesso, rappresenta una fonte preziosa per lo studio della pratica della guerra nel XVII secolo.

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