Archivio Fausto Bima

Politico, giornalista e pittore, Fausto Bima nacque nel 1912. Si laureò in giurisprudenza e dal 1930 divenne collaboratore della Rivista di storia, arte e archeologia per la provincia di Alessandria. Fu anche apprezzato pittore ed allievo di Alberto Sannio. Nel 1941 entrò nel gruppo IRI e all'Ansaldo. Durante il ventennio fascista partecipò alla lotta clandestina per la ricostruzione del Partito socialista e fu schedato come sospetto. Dopo la guerra riprese il lavoro come segretario dell'Ansaldo di Genova. Nel 1947 fu tra i fondatori del PSLI e venne chiamato a collaborare con diversi ministeri governativi. Nel 1954 diventò dirigente fiduciario dell'IRI e nel 1957 amministratore delegato dell'Edindustria editoriale. Nel 1962 ricevette la nomina a consigliere delegato della Società grandi alberghi siciliani e nel 1964 divenne vicepresidente della STIPEL. In seguito fu anche consigliere d'amministrazione della Società finanziaria per il traforo del monte Bianco e di altre società. Morì nel 1981.

Il fondo fu depositato negli anni 1968 - 1971 da Fausto Bima con l'intesa che, dopo la sua morte, avvenuta nel 1981, passasse in proprietà all'Archivio di Stato di Alessandria. Contiene sia lettere e documenti privati (ad esempio la sua contabilità personale), sia le copie veline di lettere (sue e di terzi) scritte in relazione alle molte e varie cariche pubbliche da lui ricoperte. Il riordino e l'inventariazione hanno rispettato l'ordinamento originario delle carte, suddivise in serie legate ai vari settori di attività del Bima: carteggio personale riguardante i rapporti del Bima con enti, funzionari e personalità di vario genere (n. 1 - 8, 1941 - 1970); Istituto per la ricostruzione industriale (n. 9 - 11, 1953 - 1968); Edindustria editoriale (n. 12 - 20, 1956 - 1961); Società grandi alberghi siciliani (n. 21 - 44, 1947 - 1967); Società italiana per il traforo del Monte Bianco (n. 45 - 56, 1953 - 1973); Società per azioni seggiovia e autolinee del Vesuvio (n. 57, anni 1965 - 1971).

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